Scoperta anidride carbonica sulla superficie di Europa: potrebbe ospitare la vita

 La recente scoperta dell'anidride carbonica sulla superficie di Europa, la luna di Giove, effettuata grazie al telescopio spaziale James Webb della NASA, dell'ESA e dell'CSA, apre nuove prospettive sulla possibilità che questa luna ghiacciata possa ospitare forme di vita. Questo carbonio rilevato sembra aver avuto origine direttamente dall'oceano sotterraneo di Europa, eliminando l'ipotesi che sia stato trasportato da fonti esterne, come meteoriti.

Scoperta anidride carbonica sulla superficie di Europa: potrebbe ospitare la vita


Questo ritrovamento è cruciale poiché suggerisce che le condizioni necessarie per sostenere la vita potrebbero essere presenti su Europa. In precedenza, la presenza di un oceano salato di acqua liquida sotto la crosta di ghiaccio di Europa era stata confermata, ma non era stato chiarito se contenesse le sostanze chimiche essenziali per la vita, tra cui il carbonio. L'ESA aveva commentato: "Tuttavia, gli scienziati planetari non avevano confermato se quell’oceano contenesse o meno le sostanze chimiche necessarie alla vita, in particolare il carbonio".

 $ads={1}

Gli astronomi hanno individuato l'anidride carbonica in una regione specifica della superficie ghiacciata di Europa, e l'analisi indica che questo carbonio è molto probabilmente derivato dall'oceano sotterraneo, con un deposito relativamente recente dal punto di vista geologico. Questa scoperta è di grande rilevanza per valutare l'abitabilità dell'oceano di Europa.

Situata sotto uno strato di ghiaccio solido, si crede che Europa abbia un oceano sotterraneo di acqua liquida salata. Questo oceano è un obiettivo primario nella ricerca di forme di vita all'interno del Sistema Solare. La valutazione dell'abitabilità di questo oceano dipende dalla sua composizione chimica, compresa la presenza di elementi biologicamente importanti come il carbonio. Studi precedenti avevano individuato il ghiaccio solido di anidride carbonica sulla superficie di Europa, ma non era stato possibile stabilire la sua origine: se dall'oceano sottosuperficiale, da impatti meteoritici o da processi sulla superficie legati alla magnetosfera di Giove. Determinare la provenienza dell'anidride carbonica potrebbe fornire preziose informazioni sulla chimica dell'oceano interno di Europa.

In due studi distinti, i ricercatori hanno utilizzato la spettroscopia nel vicino infrarosso per analizzare l'anidride carbonica sulla superficie di Europa. Uno dei team, composto da Samantha Trumbo e Michael Brown, ha sfruttato i dati del JWST per mappare la distribuzione dell'anidride carbonica e ha scoperto che la maggiore concentrazione di questo composto si trova nella regione chiamata Tara Regio, un'area di circa 1.800 chilometri quadrati caratterizzata da terreni caotici. Secondo questi ricercatori, la presenza di anidride carbonica in questa regione recentemente emersa, una delle più giovani sulla superficie di Europa, suggerisce che provenga da una fonte interna, presumibilmente l'oceano sotterraneo. Tuttavia, non escludono la possibilità che sia stata formata in superficie da sostanze organiche o carbonati provenienti dall'oceano.

Un altro studio indipendente, condotto dal team guidato da Geronimo Villanueva, astronomo della NASA, ha confermato la presenza di anidride carbonica sulla superficie di Europa, mischiata ad altri composti. Inoltre, hanno notato una maggiore concentrazione di anidride carbonica nella Tara Regio, fornendo ulteriori indizi sulla sua origine interna.

 $ads={2}

Nel tentativo di identificare pennacchi di materiali volatili sulla crosta ghiacciata di Europa, il team di Villanueva non ha rilevato alcuna attività durante le osservazioni del JWST, suggerendo che questa attività potrebbe essere rara o che i gas volatili rilasciati potrebbero essere diversi da quelli cercati.

In definitiva, entrambi gli studi convergono nella conclusione che l'oceano sottosuperficiale di Europa contiene una notevole quantità di carbonio, aprendo la possibilità che questo luogo insolito possa sostenere forme di vita o fornire preziose informazioni sulla chimica degli oceani nel nostro Sistema Solare.

fonte Universo7p

Posta un commento

Nuova Vecchia